Maria Cristina Crespo – “Giardino delle Muse Danzanti”
Editore Campanotto, Pasian di Prato 2015
134 pagine
“Giardino delle Muse Danzanti”, realizzato in occasione del 150° dannunziano e dei 100 anni dalla Grande Guerra, racconta la vita e l’arte di alcune figure storiche che hanno impersonato la rivoluzione della danza e della donna spesso partendo dalle influenze orientali, o dall’antico, come nel caso di Isadora Duncan, in un modo analogo a quanto accadde nelle avanguardie artistiche, che nel rinnovare l’arte agli inizi del Novecento hanno attinto a suggestioni esotiche o popolari. Il libro, edito da Campanotto nel 2015, è scritto e illustrato da Maria Cristina Crespo, uscito in contemporanea con la grande installazione, dallo stesso titolo, nella Casina delle Civette a Roma (Musei di Villa Torlonia).
Il libro è corredato inoltre di una raccolta dei testi più recenti riguardanti la Crespo come
“GIARDINO NOTTURNO DELLA MARCHESA CASATI” di Achille Bonito Oliva scritto per l’installazione al Grand Hotel di Gardone Riviera, tratto dal catalogo “Meccaniche della Meraviglia”, VIII edizione, 2012, a cura di Albano Morandi e sull’opera polimaterica già esposta alla mostra THE MAKING OF a Roma (sull’arte realizzata in diretta per la RAI ) nell’ambito del FORUM di Corviale, curata da Raffaele Simongini su idea di Maria Paola Orlandini. E inoltre sono raccolti in appendice alcuni testi della Crespo apparsi in varie edizioni (“Come vedi ti penso”, libro fotografico di Caterina Gerardi, ed. Milella Lecce 2010)
Le Storie:
LOLA MONTEZ ( L’ANTESIGNANA), LOLA DI VALENZA ( MODELLA PER MANET) JANE AVRIL (REGINA DEL CAN CAN ), LOIE FULLER ( LUCE DEL ‘900), ISADORA DUNCAN ( LA LIBERTA’), MATA HARI ( LA SPIA), CLEO DE MERODE (LA LEONARDESCA) , IDA RUBINSTEIN ( L’ANDROGINO), OLGA KOKLOVA (L’INTELLETTUALE), RUTH SAINT-DENIS (SANUMATI), lo scultore DEMETRE CHIPARUS (MAESTRO DEL BAL DECO’), LUISA CASATI (L’ARISTOCRATICA), GIANNINA CENSI (L’AERODANZATRICE), SPADO’(IL DANZATORE NUDO), BRIGITTE HELM (L’ATTRICE).
A ciascuna di queste figure corrispondono una pianta o un fiore prediletto nell’epoca in cui era in voga lo stile liberty o, come veniva chiamato in Italia, floreale. Le tavole realizzate in tecnica mista (pastello acquarello, penna a china) sono distribuite nel libro come fosse un giardino. I fiori sono ispirati agli artisti che meglio li rappresentarono, la Rosa è di Mackintosh, il giglio di Mucha, L’anemone di Lalique, il glicine di Tiffany….