Libro d’Artista per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri
“MONARCHIA secondo Christa romana”
Tavole cm. 33 x 25 , polimaterico, 2020
Il libro è composto di tre pannelli lignei con all’interno sei scene in rilievo polimateriche e quattro pannelli in plexiglas con otto disegni su carta artigianale realizzati con tecnica mista e collage
Materiali: legno, perspex, collages in stoffa, ricami, perline e fiori, carta artigianale con disegni a tecnica mista (matita, acquarello, pennarello, china). Si apre a fisarmonica
Esposizioni: “Dante nei libri d’artista. 30 libri dedicati a Dante per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta” a cura di Stefania Severi; Museo etnografico siciliano “G. Pitrè”, Cappella del Marvuglia, Palermo, Ottobre 2023.
Catalogo a cura di Stefania Severi
Come tutti i grandissimi testi della cultura italiana Monarchia è scritto in latino. Così quando studiamo l letteratura dimentichiamo alcune pietre miliari. Il mio intento è quello di volgarizzare, come si faceva nel medioevo, quando gli affreschi nelle chiese erano considerati una vera e propria bibbia dei poveri. Ho provato a farlo in passato, con lo stupendo racconto dei Commentarii di Enea Silvio Piccolomini (papa Pio II) e lo sto facendo ora con l’ Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, il “libro più bello del mondo”.
Quello che vorrei rendere è la poesia della visione, che mi suscita una fortissima commozione perché ci restituisce un Dante quasi profeta, divenuto filosofo grazie ai suoi studi (forse andò anche a Parigi), compiaciuto di riuscire a dare solide basi e solidi appigli all’idea di Monarchia ideale di cui auspica l’attuazione su questa terra, cercando il superamento dei contrasti del suo tempo, non soltanto tra guelfi e ghibellini. Costruisce la sua idea includendo tutti i precedenti illustri pensatori e della storia, a partire dal ruolo di Roma e ancora, all’indietro, da Enea e dalle origini del mondo, da Dio stesso.
Ho provato a condensare in una unica immagine i principali concetti, rintracciando il punto di partenza e il punto di arrivo, Dio, l’uomo (la creazione), Roma (L’impero e gli esempi degli eroi repubblicani, che venivano all’epoca raffigurati negli affreschi profani dei palazzi delle Signorie e dei Comuni, chissà che non fossero ispirati proprio allo scritto di Dante)
Quello che mi piacerebbe salvare è il MITO, alla base delle origini della nostra cultura, non anacronistico perché lo ritroviamo nel diritto adottato dalla rivoluzione francese, nella cultura della rivoluzione americana (penso a Canova che raffigura Giorgio Washington come un novello Cincinnato e allo stile palladiano adottato per costruire la capitale e le città più importanti) ancora vivo oggi, dove in papa, influente in tutto il mondo, appartiene ad una compagnia fondata da un ex cavaliere che ricevette una visione mistica lungo la via Cassia, alle porte della città.